Per una democrazia moderna servono i Repubblicani 

Silvio Berlusconi
Politico e imprenditore, 1936-2023

«Un governo fatto di forze politiche diverse, che un giorno potranno, mi auguro, realizzare una casa comune, ancora una volta guardando al modello della democrazia americana, dove il Partito Repubblicano ha fatto sintesi di diverse anime e culture che si sono unite su un programma comune, sollecitate da un comune sentire dei cittadini».

«Oggi e per il futuro le anime che noi rappresentiamo, quella liberale, quella cattolica, quella garantista, devono avere un ruolo essenziale, determinante non solo per i loro numeri ma per il loro valore politico. Un centro-destra di governo, in un grande paese europeo, deve avere queste caratteristiche»

 “Oggi la democrazia italiana è sospesa, con un capo del Governo che non è stato eletto dai cittadini. Fate ragionare gli italiani su questo e rendeteli consapevoli”.
“Ci sono tante persone leali intorno a me che meritano il rispetto e la riconoscenza di tutti noi. Dobbiamo trasformare l’Italia in una democrazia moderna: democratici e repubblicani. I democratici ci sono, i repubblicani o come li chiameremo abbiamo il dovere di riunirli in un grande movimento per farli diventare maggioranza politica. I leader attuali del centrodestra dividono e non uniscono. Questo è il futuro che vedo per noi e per il nostro Paese”.

“Abbiamo cominciato a lavorare per costruire un assetto simile a quello della più grande democrazia del mondo, ovvero gli Stati Uniti. Vogliamo costruire una grande forza democratica sul modello dei Repubblicani, che esprima la maggioranza del nostro Paese, fatta di moderati e liberali”

MAGGIO 2015, alla vigilia della fondazione de “I Repubblicani”

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